giovedì 16 ottobre 2014

AL VIA OLTRE LA SIEPE 2014 / 2015 con lo spettacolo di Tabù Presso la residenza storica dei Direttori dell’Ospedale psichiatrico di Imola

Ha avuto inizio Oltre La Siepe con lo spettacolo di Tabù ColLIGAmenti
Il 10 Ottobre presso la residenza storica dei Direttori dellOspedale psichiatrico di Imola



Come ogni anno il 10 ottobre, Giornata Mondiale della Salute Mentale, per il nostro territorio è stataanche la giornata inaugurale della Rassegna di eventi “Oltre La Siepe”, edizione 2014/2015.
Quest’anno l’evento che ha aperto la rassegna è stato la messa in scena del più recente dei lavori della compagnia teatrale Tabù: ColLIGAmenti.
La compagna ha scelto di presentare lo in un luogo di eccezione, l’atrio affrescato al primo piano della Palazzina che fu residenza storica dei Direttori dell’Ospedale psichiatrico di Imola (Viale Saffi, di fronte alla Bocciofila). In questo spazio emblematico, sotto lo sguardo severo di Chiarugi, Tozzoni, Alberghetti, Cerchiari, Valsalva, lo spettacolo ColLIGAmenti ha presentato - con l'intento di mostrare come la vita non si debba imbrigliare ma ascoltare - il racconto dell'esistenza di Antonio Ligabue, artista capace di penetrare con la potenza del suo gesto pittorico i luoghi magmatici, ancestrali, oscuri e profondi delle nostre vite, luoghi così umani che possono ancora risuonare nelle canzoni di Luciano Ligabue.

La Compagnia Tabù, nata nel 2000, ha alle spalle un lungo percorso artistico; si è sempre distinta per i suoi attori: uomini e donne che hanno dovuto fare i conti con gli aspetti più dolorosi e ruvidi della vita ma che, affiancati da cittadini, studenti e operatori,  hanno, nel tempo saputo costituire un nucleo stabile. Hanno così creato produzioni volte a dimostrare che rompere gli schemi, contrastare i pregiudizi ed essere efficaci nella lotta allo stigma, sia una possibilità praticabile.
La Compagnia si considera soggetto attivo all'interno della dinamica trasformativa della Comunità, poiché intende generare con il proprio lavoro una riflessione sul modo di accostarsi alla vita e restituire al teatro la sua funzione di scandaglio della condizione umana, per ricordare a tutti che un altro mondo, forse, è ancora possibile.

Allo spettacolo hanno assistito, oltre ai numerosi operatori del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Imola ed ai rappresentanti dell’Associazionismo locale e del VolaBO, l’Assessora alla Cultura del Comune di Imola Elisabetta Marchetti, il direttore dei Teatri di Imola Luca Rebbegiani, il Direttore generale dell’Ausl di Imola Maria Lazzarato ed il direttore del DSM Alba Natali.













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